Lampade a induzione

Nel 1890 Nikola Tesla dimostrò la possibilità di generare la ionizzazione di gas fluorescenti senza l’uso di elettrodi, quindi senza scarica, ed il suo brevetto fu riconosciuto nel 1891.

Le lampade ad INDUZIONE MAGNETICA possono essere considerate come normali lampade fluorescenti, con la differenza importantissima che il “bulbo” illuminante è perfettamente sigillato in quanto non sono necessari passaggi di elettrodi. L’innesco di accensione viene dato da una bobina che genera un campo magnetico all’interno del bulbo, la vita delle lampade a scarica è dovuta al consumo degli elettrodi.

L’assenza degli elettrodi nelle lampade ad induzione permette una durata d’esercizio più lunga di qualunque sistema illuminante. La durata di una lampada ad INDUZIONE MAGNETICA, non avendo elettrodi ed altri punti critici, è dell’ordine delle 100.000 ore, corrispondente a oltre 25 anni d’esercizio.

Oltre ad una durata elevata, le lampade ad induzione elettromagnetica  hanno un decadimento modesto e sono dimmerabili, oltre che per la capacità luminosa, anche nei consumi.